Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
può paragonare a quello, che vediamo prodursi in un’acqua in riposo, quando sopra di essa si getta un piccolo sasso.
Pagina 053
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
È per causa della rifrazione che gli oggetti immersi nell’acqua si veggono come se fossero più vicini alla superficie dell’acqua di quello che
Pagina 065
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
si mescolano solo due corpi colorati ciascuno con uno dei tre colori rosso, giallo e blù, il risultato apparente è lo stesso di quello che
Pagina 072
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
grandezza dell'immagine e quello dell’oggetto stesso sarà ancora quello indicato dall’equazione .
Pagina 091
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Nasce da tutto questo che, quando il rapporto della grandezza dell'immagine con quello dell’oggetto deve essere un po’ grosso, è necessario il far
Pagina 094
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
sesto della loro lunghezza focale, ed il foco della lente concava dovrebbe stare a quello delle lenti convesse nel rapporto di circa 13 a 8 ».
Pagina 116
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
I raggi trasmessi da questa lente producono ad una conveniente distanza una immagine ingrandita dell’oggetto. L’ingrandimento è quello che abbiamo
Pagina 145
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
, siccome quello che ha una maggiore affinità per la potassa, scaccia l’acido carbonico, e lo sostituisce nella sua combinazione formando un solfato di
Pagina 177
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Nella sottostante tavola degli equivalenti chimici si scorge che il numero proporzionale dell’idrogeno è rappresentato dal numero 1, quello dell
Pagina 181
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
generalmente precedere quello che è più elettro-negativo, e seguire quello che è maggiormente elettro-positivo, e lo si fa terminare in ico, come gli
Pagina 192
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Nel caso poi che uno di questi metalloidi si combini con un altro corpo semplice formando un acido, allora si compone il nome dell’acido con quello
Pagina 192
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
che esprime il rapporto di peso di un gas con quello dell’aria a volumi eguali venne chiamato densità o peso specifico, ed è il suo peso relativo.
Pagina 198
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
contatto con corpi più avidi di ossigeno di quello che sia l’idrogeno. Una corrente elettrica può egualmente decomporre l’acqua nei suoi due
Pagina 202
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
7° Finalmente dare il pulito, e la spianatura. Il primo con sostanze chimiche, in modo analogo a quello tenuto dai fotografi. La seconda si dà alla
Pagina 231
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
1° Nel collocare in un vaso di terra o di vetro un diaframma o tubo poroso, riempiere questo con una dilungata soluzione di acido solforico, e quello
Pagina 231
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
e quest'ultimo sale deve essere quello che rimane sul disegno, e che al contatto dell’acido gallico prende la tinta nera.
Pagina 234
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Il carbone comune è carbonio quasi puro, e può ritenersi che il suo equivalente sia quello di quest’ultimo, ossia = 6.
Pagina 237
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
solubili nell’acqua, ha grande tendenza a combinarsi coll’idrogeno: perciò introdotto nell’acqua è un ossidante energico come quello che
Pagina 241
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Questo corpo è quello che nell’arte del fotografo ha la più grande importanza e pel suo costo, e per l’uso continuo che di esso deve fare chi vuole
Pagina 260
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
una terza soluzione egualmente determinata, il titolo della prima soluzione starà fra quello della seconda, e quello della terza.
Pagina 285
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
qual grado di approssimazione si ottiene il titolo stesso. Ciò è quello che si può sempre ottenere col nostro instrumento.
Pagina 285
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Il procedimento conosciuto col nome di fotografia su albumina è quello, per cui si viene a produrre prove negative sopra lastre di vetro rivestite di
Pagina 294
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
3ª Azione della gomma e del zuccaro. — Il modo di agire del zuccaro e della gomma nell'albumina fotografica non sembra che sia in modo alcuno quello
Pagina 297
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
c) Misurare l’albumina. — L’albumina avendo un peso specifico poco differente da quello dell’acqua, sarà più comodo il misurarla con un bicchiere
Pagina 300
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Il ioduro d’argento è principalmente quello che comunica allo strato la sua sensibilità verso i raggi luminosi. Questa sensibilità viene grandemente
Pagina 307
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Questo metodo è di ogni altro il più facile e sicuro. Il suo più grande inconveniente è quello che si viene a bagnare le lastre nel loro rovescio, il
Pagina 310
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
deboli e più chiare di quello che si crederebbe dalla loro apparenza, affinchè esse permettano di produrre le prove positive senza troppo grandi
Pagina 323
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
, il tempo della posa si doveva prolungare almeno del doppio di quello che sia necessario col metodo descritto qui sopra.
Pagina 324
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Il procedimento comunemente conosciuto col nome di fotografia su collodio è quello per cui si viene a produrre prove negative sopra lastre di vetro
Pagina 329
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
. Quando ciò succede il cotone contiene probabilmente dell’acido per un lavamento imperfetto, e questo acido è quello che produce la trasformazione sulla
Pagina 342
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
non quello che contiene una forte dose di etere.
Pagina 348
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Il collodio che abbia un eccesso di alcool si distingue col nome di collodio alcoolico, mentre si chiama collodio etereo quello in cui l’etere
Pagina 354
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
L’etere metilato è quello che venne preparato con alcool metilato. Esso può produrre gli stessi inconvenienti.
Pagina 356
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
giorni, e quello che è particolare a questo collodio si è che esso conserva per un tempo indefinito le sue buone qualità.
Pagina 358
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Questo metodo di determinare il foco chimico, quantunque non conduca ad una così rigorosa esattezza, come quello dei signori Zantedeschi e Borlinetto
Pagina 386
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Gli agenti che vengono impiegati a fissare la prova su collodio sono l’iposolfito di soda ed il cianuro di potassio. L’iposolfito è quello che si
Pagina 406
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Tra gli altri procedimenti proposti potrei ancora citare quello alla glicerina, ma questo è nocivo alla conservazione del nitrato d’argento, come fa
Pagina 419
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
mal fabbricata, il metodo da seguirsi per renderla migliore è presso a poco quello che venne proposto dal signor Stefano Geoffray (a). Si immerge la
Pagina 426
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
3ª Tavola della solubilità del cloruro di sodio. — Il cloruro di sodio, o sale di cucina, come quello che si può trovare ovunque ed a buon mercato
Pagina 430
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
, più artistico di quello che il solo iposolfito fissatore sia capace di comunicarle.
Pagina 449
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Il coloramento ottenuto col mezzo dell’oro è più solido e durevole di quello ottenuto col solfo, epperciò l’operazione di fissare e colorare la prova
Pagina 450
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
profondo di quello che possa fare il solo iposolfito di soda. Una tale sua proprietà è giovevole quando per una esuberanza di esposizione la prova ha preso
Pagina 455
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
applicare questa soluzione è come quello della soluzione seguente.
Pagina 459
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
In questa maniera le ultime righe che tuttavia lasciano i brunitoi sono tenuissime, e sono molto meno sensibili alla vista di quello che sarebbero
Pagina 474
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Riscaldando il cotone e la lana e mantenendoli per qualche tempo ad un grado di calore che poco si scosti da quello dell’acqua bollente, quasi tutta
Pagina 475
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Con l’ultima esposizione ai vapori dell’iodio si producono due effetti. Il primo è quello di terminare il iodamento della lamina.
Pagina 478
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Intorno a cotesta operazione il lettore non ha bisogno che noi qui ripetiamo quello che prima d’ora venne diffusamente descritto trattando del
Pagina 479
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
L’immagine di Daguerre vuole esser fissata in modo affatto analogo a quello preconizzato per le prove negative su albumina, collodio e carta. Laonde
Pagina 482
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
negative. La sua grande qualità è quella di esser poco costoso, il suo costo stando a quello del nitrato d’argento come 2:100.
Pagina 492
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
del metodo ideato da Niepce de Saint-Victor per incidere sull’acciaio. Vuolsi da taluni che questo metodo sia preferibile a quello dello scopritore
Pagina 495